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Dalla restrizione calorica al mantenimento: Reverse dieting vs Full Diet Break
In passato ho steso un articolo il più esaustivo possibile sul Full Diet Break (FDB), strategia dietetica elaborata da Lyle McDonald che consiste nell’interrompere temporaneamente la dieta ipocalorica per il cutting aumentando in maniera immediata l’apporto calorico ai livelli di mantenimento (TDEE) per 2 settimane, per poi ritornare subito a dieta.
Il Full Diet Break potrebbe essere scambiato con la reverse diet, un metodo alimentare che sta spopolando negli ultimi anni. Pur essendo potenzialmente confondibili, i due fanno riferimento a concetti piuttosto differenti che non possono essere usati in maniera interscambiabile.
Full Diet Break (FDB): prevede di passare immediatamente da restrizione calorica (anche marcata) al mantenimento effettivo (soprattutto tramite un aumento dei carboidrati), per poi tornare immediatamente a dieta dopo le 2 settimane di sosta. Più un soggetto è magro e più frequentemente dovrebbe organizzare dei FDB bisettimanali per invertire gli adattamenti sfavorevoli tipici della restrizione calorica cronica (alterazioni ormonali, depressione del metabolismo, stress fisico e psicologico ecc).
Reverse dieting: propone di passare in maniera stabile dalla restrizione calorica al mantenimento in maniera molto (talvolta esageratamente) graduale, con l’idea che questo possa permettere un ripristino dell’attività metabolica più “dolce” ed evitare importanti guadagni di grasso. L’incremento graduale delle calorie, secondo la teoria, permetterebbe di ricostruire la cosiddetta “capacità metabolica” che era andata soppressa con la restrizione calorica. Addirittura, la reverse diet permetterebbe, secondo alcuni dei sostenitori, di aumentare il metabolismo ai livelli di mantenimento più di quanto non lo fosse prima di iniziare la dieta. Detta altrimenti, il mantenimento stabilito dopo aver seguito la Reverse diet sarebbe più alto del mantenimento stabilito prima di aver iniziato la restrizione calorica.
Riassumendo quindi le differenze tra i due: mentre l’FDB fa riferimento al concetto di “regolare breve sosta eucalorica all’interno di un percorso ipocalorico a lungo termine in cui si vuole continuare a dimagrire”, il reverse dieting fa riferimento al “tornare al mantenimento in maniera stabile venendo da un periodo di dieta ipocalorica cronica in cui si è perso parecchio grasso”.
Può il Full Diet Break essere usato per gli scopi del reverse dieting?
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Formatore, divulgatore scientifico, natural bodybuilder e personal trainer. Fondatore di Body Comp Academy™ e autore per testi e riviste di settore, come Alan Aragon’s Research Review e Project Nutrition. Assiduo studioso di allenamento, nutrizione e di tutto ciò che ruota attorno al mondo del fitness, del bodybuilding e della composizione corporea, sia nella pratica che nella teoria. Si distingue per analisi critiche fondate su un’accurata indagine bibliografica, e per il costante aggiornamento sulle evoluzioni del settore dalla ricerca e dal circuito dei professionisti di riferimento a livello mondiale.